GIOCASPORT

COS'E' IL GIOCASPORT?

Gentile Genitore. Queste righe per esporre e spiegare meglio che cosa è il GIOCASPORT e che cosa fa tuo figlio/a all'interno di questa attività. 
Il Giocasport è un momento di formazione e nello specifico un avviamento allo sport a 360°. 
I bambini giocando con lo sport imparano i fondamenti degli sport principali e arricchiscono il loro "bagaglio motorio" cosicchè qualsiasi sport o attività decideranno di svolgere "da grandi" , sia per motivi ludici o anche di alto livello avranno un background che gli permetterà di svolgere il tutto con maggior facilità e padronanza. Facciamo tutto questo seguendo rigorosamente e in maniera consapevole dei principi scientifici e nello specifico i contenuti moderni delle neuroscienze. Le neuroscienze ci insegnano che l'essere umano avrà un sano sviluppo psicofisico e quindi anche emotivo e attraverserà delle tappe ben precise nel suo percorso. Purtroppo diverse situazioni socio-culturali dell'epoca moderna e della nostra società non sempre permettono questi passaggi naturali. I bambini si muovono sempre meno a partire dai primi mesi di vita e spesso vengono perse le esperienze relative agli schemi motori di base, esperienze fondamentali nello sviluppo della persona e in maniera particolare della sua personalità ed elementi centrali nella prevenzione delle disposizioni al disagio adolescenziale. Gli schemi motori di base sono strisciare, rotolare, gattonare, arrampicarsi, camminare correre e saltare.
E’ ormai scientifico che queste esperienze mancate predispongono il bambino da una parte a problematiche cognitive ed emotive, dall’altra a difficoltà e ostacoli ad apprendimenti motori futuri. Per questi motivi insistiamo su tali aspetti e seguendo una progressione didattica moderna evitiamo di dare troppe informazioni e riferimenti al bambino che sta operando, proprio per stimolare la sua capacità di problem solving, la sua capacità critica, attendendo i suoi tempi di apprendimento, rispettando i suoi bisogni e tenendo fede al concetto neuroscientifico che la miglior forma di apprendimento è quella per prova ed errori. Quindi ci vedrete poco dare indicazioni tecniche e analitiche ai vostri figli, ma lasciamo libera interpretazione e sperimentazione all’interno di confini precisi. Nelle varie attività scegliamo di parlare il meno possibile per non interferire con il magico momento del “provare e sbagliare” e siamo occupati a fare domande piuttosto che a dare risposte ai bambini. Oltre al lavoro sugli schemi motori di base lavoriamo poi sulle capacità coordinative e proponiamo l’utilizzo di diversi attrezzi in molteplici situazioni. Tutti gli apprendimenti sono trasferibili in questa età e quindi giocare con la palla da rugby permette anche il miglioramento in altre discipline sportive. Una particolare attenzione è rivolta agli aspetti psicologici: con una metodologia particolare lavoriamo con esercizi specifici per insegnare ai bambini a gestire le proprie energie, anche quelle aggressive nel contatto con l’altro. Per noi il concetto di sostegno educativo si riassume nella frase del filosofo greco Socrate: “l’allievo che non ha percorso almeno più della metà del cammino da solo non ha appreso nulla”. Quindi tendiamo ad accompagnare senza dirigere. Nell’attività ci sono comunque delle regole importanti quali ad esempio la regola del fischio, l’ordine nell’ascoltare, il riordinare il materiale, il rispetto degli spazi e degli altri. In ultimo, non per importanza, l’attività motoria che svolgiamo ha il compito di fare prevenzione negli aspetti più strettamente legati alla salute fisica, quindi nello specifico miglioramento delle capacità cardiocircolatorie,  prevenzione dei disturbi respiratori, prevenzione delle problematiche legate all’obesità infantile. Per svolgere al meglio il nostro compito abbiamo bisogno della vostra collaborazione e quindi è importante per tutti farvi conoscere il nostro approccio e lavoro.        



LE NOVITA’ DEL 2017
Non si vive di solo calcio. Mai frase fu più giusta, specialmente in questo periodo storico quando tutti gli occhi del mondo sono puntati verso Rio de Janeiro dove sono in corso di svolgimento le Olimpiadi, vetrina importante per tanti sport “meno famosi” che hanno così occasione di salire agli onori della cronaca.
A Fano esiste una realtà che le Olimpiadi le organizza tutti i giorni, scendendo in campo con istruttori ed educatori che hanno un compito ben preciso: insegnare lo sport giocando, ma non un solo sport, tutti gli sport.
Si chiama infatti Giocasport l’iniziativa ormai radicata sul territorio ideata da Asi Pesaro e perfezionata dall’Asd Sportfly che ogni anno coinvolge centinaia di bambini dai 4 ai 9 anni in 3 palestre cittadine (Venturini, Nuti e Montesi) e che è pronta ad aprire i battenti per la stagione 2016/2017 con una importante novità, anzi, tre: oltre ai classici sport come calcio, pallavolo, rugby, basket e tennis, quest’anno i bambini iscritti al Giocasport si cimenteranno anche in Tiro con l’Arco, Bocce e Frisbee.
“Da esperienze scientifico  accademiche – spiegano i responsabili dell’Asd Sportfly -  si è visto che un alto livello sportivo si raggiunge solo dopo esperienze polivalenti, multilaterali, questo perché si acquisiscono molte più abilità motorie e sportive da mettere poi a disposizione del successivo sport scelto. Per esperienze multilaterali s’intende un apprendimento delle abilità in forma aperta, applicabili in diversi contesti con diverse modalità d’esecuzione, in modo da sviluppare nel miglior modo possibile tutti gli schemi motori di base e tutte le capacità coordinative che sono fondamentali per l’efficacia della pratica sportiva e che hanno proprio come ‘fase sensibile’ questa fascia d’età”.
Pionieri di questa tipologia di insegnamento sono i Ministeri della Pubblica Istruzione e dello Sport francesi che ormai da anni hanno previsto nelle scuole elementari 3 ore settimanali di educazione fisica. “Secondo il Ministero francesce – prosegue Filippo Vergoni, uno dei responsabili del progetto Giocasport targato Asi e Sportfly -  tutte le scuole elementari devono avere 4 obiettivi: realizzazione di performance del nuoto e nell’atletica (considerati sport di base) adattamento ai diversi ambienti attraverso l’orientamento, l’arrampicata, il ciclismo, il pattinaggio, equitazione, sci, vela e canoa, attività di cooperazione e di opposizione individuale o collettiva, attraverso sport di combattimento, di racchette e di squadra e attività a fini artistici, estetici ed espressivi, come la danza, la ginnastica artistica e le attività circensi.  Questo – precisa Vergoni - è dovuto alla convinzione francese che attraverso lo sport e l’attività fisica si possono acquisire nuove conoscenze, non meno importanti di quelle che si ricevono dai libri”.
E l’obiettivo del Giocasport, che tornerà in città dal 19 settembre, è proprio questo, insegnare gli sport, ma anche inculcare nel bambino la cultura del rispetto, che sarà poi fondamentale non solo in campi o palestre, bensì nella vita
“Riteniamo sia fondamentale – conclude Vergoni -, per la crescita del bambino, effettuare attività extrascolastiche come quelle del Giocasport, che permettono uno sviluppo omogeneo di tutte le abilità motorie e sportive, al contrario della pratica di un’unica disciplina sportiva in questa fascia d’età che porterebbe ad una specializzazione precoce di alcune abilità, tralasciando lo sviluppo di tutte le altre. Per questo cerchiamo ogni anno di inserire nuove discipline per aumentare così il ventaglio di scelte”.
I corsi saranno coordinati dalla direttrice didattica Giulia Delbene. Per tutte le info: 328.26.62.060 o www.asipesaro.it.